Luci nella notte, Georges Simenon, 1953

“Per quale motivo, quando aveva bevuto, credeva sempre che nessuno potesse capirlo? Forse perché in quei momenti venivano a galla cose sepolte nel profondo del suo animo, che egli stesso ignorava o voleva ignorare nella vita di tutti i giorni, e di cui era sorpreso e spaventato”.

Steve e Nancy sono sposati da undici anni, vivono a Long Island e lavorano a Manhattan, è il venerdì sera del Labor Day quando si mettono in viaggio per andare a riprendere i figli, in campeggio nel Maine.

New England, primi anni Cinquanta, autostrade già congestionate di automobili, bar sempre aperti, sogni di ricchezza, donne in carriera e mariti frustrati. Steve, 32 anni, rientra in quest’ultima categoria, e cerca nell’alcol le emozioni che la vita sembra avergli negato. Quando ha bisogno di bere, cerca di nasconderlo alla moglie. Nancy ha 34 anni, un lavoro migliore del marito, non è mai in disordine, mai stropicciata (nel film, Carole Bouquet dev’essere perfetta, in questa parte). In Steve si annida un forte risentimento, un complesso di inferiorità verso la moglie, che gli impedisce di lasciarsi andare, almeno ogni tanto: “Non si poteva dire che Nancy gli desse ordini, ma certo scandiva i tempi della loro vita a suo piacimento, come se fosse assolutamente naturale”.

Luci nella notteUn paio di whisky bevuti di nascosto, e Steve finisce per sbagliare strada. La tensione cresce, Nancy ha capito tutto, Steve è sempre meno lucido. Fra i due, senza che sappiano o vogliano evitarlo, comincia una specie di sfida, finché Nancy perde la pazienza e si allontana da sola, in piena notte, verso un pullman. Steve, pentito, cerca di raggiungerla, ma ha bevuto troppo, sbaglia strada di nuovo.

La radio informa di un pericoloso evaso, Halligan, che si aggira da quelle parti. Le strade di Steve e dell’evaso si incrociano. Steve non si sente minacciato, ammira Halligan, vorrebbe essere libero come lui, si confida, ne diventa complice. Ma ha ancora bisogno di bere. Quando tutto quell’alcol fa effetto, Steve crolla, perde conoscenza. Il risveglio è sorprendente. E una seconda sorpresa colpirà Steve (e il lettore): la moglie non è mai arrivata al campeggio.
Nancy è stata aggredita, e il primo sospetto è il marito. L’interrogatorio condotto dal tenente Murray è un pezzo di bravura di Simenon; “Per una ragione che fra poco le dirò dalle dieci di stamani sappiamo che non è stato lei ad aggredire sua moglie”…

3 risposte a "Luci nella notte, Georges Simenon, 1953"

  1. Luca Carmignani 5 febbraio 2016 / 21:39

    Lo compro. Mi piace Simenon, questo libro non ce l’ho (celo, manca)
    Del resto, debbo incrementare le vendite dell’autore, per rendere più dura la vita, a tre persone che sa Rudi, alzando l’asticella :-)

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