“Non è uno di noi”

L’indignazione, in Italia, compie parabole brevi o brevissime. Il quieto vivere tornerà presto, insieme alle discussioni, fra noi, sul tipo di centrocampista che manca, sulla gestione dei cambi da parte di Spalletti e sulla necessità di giocare con due punte.

Ma intanto, apprezzo il comunicato dell’Inter e la decisione di non ricorrere contro i provvedimenti disciplinari che colpiranno, indiscriminatamente, tutti i tifosi che vanno a San Siro e, incidentalmente, le casse della società.

“In relazione ai fatti accaduti durante la partita Inter-Napoli di ieri e alla conseguente decisione assunta dal giudice sportivo della Lega Nazionale di Serie A, il Club ribadisce che dal 9 marzo del 1908 Inter significa integrazione, accoglienza e futuro.

La storia di Milano è fatta di questo, di inclusione e di rispetto.

Assieme alla nostra città noi lottiamo da sempre per un futuro senza discriminazioni. Ci impegniamo nel territorio facendoci portavoce di questi valori che sono da sempre un vanto per il nostro club.

L’Inter è presente in 29 paesi del mondo, dalla Cambogia alla Colombia, dove oltre diecimila bambini sono coinvolti nel progetto Inter Campus, che ha l’obiettivo di restituire loro il diritto al gioco in contesti delicati, attività la cui importanza è stata riconosciuta anche dall’ONU.

Da quando una notte di 110 anni fa i nostri fondatori hanno messo la firma su quello che sarebbe stato il nostro percorso, noi abbiamo detto no ad ogni forma discriminazione.

Per questo ci sentiamo in dovere oggi, una volta di più, di affermare che chi non dovesse comprendere e accettare la nostra storia, questa storia, non è uno di noi”.

A margine della notte del Boxing Day – novità introdotta per “avvicinare le famiglie” agli stadi – tengo a sottolineare che l’Inter, dopo lunghi anni, sta tornando ad avere un capitano.

32 risposte a "“Non è uno di noi”"

  1. bartolomeo Salvo 28 dicembre 2018 / 10:10

    Non vorrei darti una delusione ma ieri girava voce di un ricorso per le partite a porte chiuse. Sono contento che cominci a ricrederti su Icardi.

  2. Rudi 28 dicembre 2018 / 11:14

    Spero non facciano ricorso. E’ evidente come Icardi sia “cresciuto” nella consapevolezza del ruolo.

  3. rugherlo 28 dicembre 2018 / 11:33

    Al netto della retorica pelosa che ho sentito in TV in questi giorni, sono soddisfatto del comunicato dell’Inter, dell’atteggiamento di Icardi, e felice che non si faccia ricorso.
    Del comportamento che hanno le altre squadre coi loro subumani da curva, francamente stavolta mi interessa poco.

    • francesco 28 dicembre 2018 / 12:20

      bravo, questo è l’atteggiamento che bisogna avere. chiunque usi parole benaltriste è complice di quella teppaglia nazista che da anni infesta san siro. se agli altri piacciono gli ‘ndranghetisti è un problema loro, non nostro

      • rugherlo 28 dicembre 2018 / 13:09

        Purtroppo questo non è più sport Da troppo tempo…

  4. Luigi Baragiola 28 dicembre 2018 / 12:10

    Io mi sento ancora male dalle 20 e 20 di Mercoledi’ sera, ora in cui sono iniziate la bestialità “da Curva” dentro al Meazza. La linea della Societa’ Inter e’ la migliore che si potesse prendere anche se siamo stati colpiti indiscriminatamente .

  5. willerneroblu 28 dicembre 2018 / 12:22

    Certo come no per due ululati dicasi ululati e non cori particolarmente cattivi si scagliano tutti a partire dal Sig.Ancelotti per mascherare una sconfitta della sua inutile squadra! Non mi piace nascondermi ero in curva e non ho ululato stavolta mentre in passato soprattutto ai tempi di Gullit era capitato ma siccome non era ipocrita ci puniva in campo e non piangeva fuori!Per i fatti successi fuori dallo stadio credo che l’ex arbitro che ora fa il questore (fa già ridere così)si dimetta perché la favoletta del noi è non lo sapevamo la racconta a Biancaneve,dopodiché chi verrà riconosciuto e punito gli si dia la giusta dose di galera! Vogliono veramente cambiare le cose che sciolgano immediatamente tutte le curve facciano i veri biglietti nominali! Infine volevo dire,prima che mi tacciate di razzismo che a Natale ho dato da mangiare a mio cognato che tiene il Napoli e alla compagna che è del Marocco e per finire del tutto,noto come gli insulti che ti fanno vincere un mondiale siano graditi e derubricati a ..cose del campo!!

    • Tiziano (@michesere) 28 dicembre 2018 / 14:04

      Sull’ argomento tenderei ad autosospendermi, allo stesso modo in cui non parlo di calcio con i gobbi in quanto non è materia per loro. Sia che siamo contriti perchè alcune bestie dicono di tifare la nostra stessa squadra, e lo fanno ahinoi!, sia che riteniamo la sanzione spropositata in relazione ai precedenti ed inutilmente muscolare, ed è così secondo me, facciamo il gioco di chi specula allegramente, da una parte e dall’ altra, sulla vicenda, pennivendoli in primis.

  6. maurizio 59 28 dicembre 2018 / 12:25

    Sono abbonato, per quanto ritenga ovviamente ignobile quanto successo, mi sento ingiustamente penalizzato. Punire tutti indiscriminatamente è la soluzione giusta?

  7. micklosblog 28 dicembre 2018 / 13:35

    Non mi convince, continuo a pensare che non si tratti di razzismo. Koulibaly non ha battuto le mani nei confronti di qualcuno della Curva e dello stadio, per me era nei confronti dell’arbitro.
    Se si vuole seguire questa linea, perche’ non chiudere al pubblico tutti gli stadi di serie A ?

    • micklosblog 28 dicembre 2018 / 13:38

      Hanno trovato un appiglio per colpire l’Inter, togliendo alla societa’ incassi dallo stadio che altri si sognano.

  8. denny 28 dicembre 2018 / 13:36

    Mah io non credo che sia giusto chiudere tutto lo stadio così colpisci solo i tifosi “normali” e permetti ai deficienti “ultras” di continuare a spadroneggiare e ricattare, perché invece non identificano i singoli responsabili e puniscono loro? (va be, domanda retorica…) e poi x me far notare che queste cose diventano uno scandalo nazionale solo quando c’entra l’Inter non è benaltrismo, è solo richiesta di imparzialità (ok, mi rido in faccia da solo) a proposito di Icardi, anche a me è piaciuto il comportamento con Koulibaly, ma ovviamente x i nostri media meglio parlare dei selfie di Wanda

      • willerneroblu 28 dicembre 2018 / 16:29

        Il questore è tifoso napoletano ..Cardona ex arbitro tifoso napoli. Arbitro un Juve Napoli con 2 espulsi Juve. Vinse la Juve lo stesso all 80 ravanelli Cazzo per espellere 2 gobbi ce ne vuole…

    • rugherlo 28 dicembre 2018 / 15:23

      Sicuramente in Italia si usano due pesi e due misure ma oggi non mi sento di parlare di questo.
      Penso che il tema sia la violenta stupidità di gentaglia che da il verso della scimmia ad uomo di colore ferendolo come essere umano.
      Ps: notevole la foto di Salvini col pregiudicato ultras del Milan…
      “La situazione è grave ma non è seria…” Flaiano.

  9. Paolo Sproviero 28 dicembre 2018 / 13:52

    L’Inter e gli interisti per la loro storia e per come si sono generalmente descritti debbono voler sopportare qualche peso in più persino al di là delle dirette responsabilità di società e singoli tifosi rispetto ad atti e parole che toccano certe tematiche di chi indossa i nostri colori e li sostiene pubblicamente.

  10. Giuliano M. (@GiulianoM12) 28 dicembre 2018 / 14:32

    Era successa la stessa cosa a Torino, con i tifosi della Juve che ululavano contro Koulibaly, due turni di chiusura della curva ma non dello stadio. Poi mandarono i bambini in curva. Due pesi e due misure.
    Mentre le decisioni sulle future punizioni le dovrà prendere un milanista, tifoso e fascista, amico degli ultras.

  11. Luigi Baragiola 28 dicembre 2018 / 15:02

    Mercoledi’ sera hanno superato ogni limite sapendo e consci di quello che stavano facendo dentro e fuori da San Siro e delle conseguenze per la societa’ Inter. Non ri-apriamo quei settori almeno fino a fine campionato . Alla mezz’ora del primo tempo (cori e buhh continui dalle 20e15) c’erano gli estremi per Mazzoleni per chiudere li’ la partita ma non potevano
    mandarci a casa per quello che stava succedendo fuori.

  12. #Insensibile (@MeStesso79) 28 dicembre 2018 / 18:50

    Quanta vuota banalità e ipocrisia da parte di molti. Io non mi nascondo. Sono abbonato. E in secondo verde, che – per la cronaca – non è SOLO Curvaiolame vario (che detesto). Non ho cantato cori. Non ho ululato. Ho anche fischiato quando son partiti. Ma qui si deroga a quella che è una colonna di uno stato di diritto. La responsabilità è, e dev’essere, personale. Ci sono telecamere, tornelli, TdT e biglietti nominativi. Bene, si identifichino e si caccino. Qui invece ne colpiamo 60000 per educarne nessuno. Prossima partita con lo stadio pieno, qualcuno ha dubbi sul primo coro che verrà lanciato dai settori occupati dai gruppi ultras? La classica soluzione all’italiana che non risolve problemi. Anzi che ne creerà ancora. Vincolare un danno economico di questa portata (2 mancati incassi) alle paturnie di qualche centinaio di coglioni che terranno in scacco la società esattamente come succede da anni a Torino. Non hai risolto il problema. Hai solo fatto di tutta l’erba un fascio e dato un’arma impropria a chi non avrà il minimo dubbio ad usarla quando gli farà comodo. E, giusto per la cronaca, noi Interisti siamo maestri nel creare precedenti che restano un unicum nella storia. Abbiamo dozzine di esempi in merito. Dal Vai tu di Maicon, allo sguardo “cattivo” di Cambiasso, al pugno che anche chi lo prese disse che non c’era mai stato, all’allenatore squalificato per “troppa esultanza”. Ad inalberare il vessillo dell’ “orgogliosa differenza” si tende un tantino a prenderlo in quel posto. Ecco. Mi raccomando alla prossima occasione, quando verrà comminata una squalifica di un singolo settore, magari con una sospensione della sanzione perché “la società ha fatto un annuncio con lo speaker, quindi ha fatto tutto quello che ha potuto”, nascondiamo la testa sotto la sabbia e facciamo finta che i cattivoni siamo sempre e solo noi. Io mi sarei anche rotto le scatole di quest’orgia di Self-punishment per la quale dobbiamo essere cornuti, e mazziati, e felici di esserlo.

    • rugherlo 28 dicembre 2018 / 19:12

      Ma a cosa ti riferisci per banalità e ipocrisia scusa?
      Secondo te dovremmo andare avanti come se non fosse successo nulla quindi….
      Io trovo che fare il verso della scimmia ad un giocatore di colore sia una cosa fuori da ogni tipo di ragionamento umano.
      Certo che mi auguro che anche altre squadre (Juve compresa) subiscano la stessa dura punizione (nel caso Juve qualche dubbio ce l’ho).
      Però non mi sembra il tema questo.
      E ti garantisco che a nessuno piace essere becco e bastonato, ti dirò, neanche a chi sostiene l’Inter come me.

  13. Danilo Santoni 28 dicembre 2018 / 19:07

    Non sono mai riuscito a spiegarmi la dicotomia:
    come può una squadra i cui valori fondativi sono così inclusivi avere una curva così.

  14. Luca Carmignani 29 dicembre 2018 / 09:07

    Come ho avuto modo di scrivere, punire tutti è come punire nessuno.
    E’ la resa delle istituzioni, sarebbe come se, in una scuola, tre alunni fanno una cosa illegale ed il Preside punisse tutto l’istituto. Dove sta l’insegnamento?
    Impedire ai tifosi dell’Inter, quindi a tutti noi, di andare a vedere l’Inter in trasferta, per tutto il campionato, Vi sembra una “punizione” corretta? Un “esempio”?
    Ci hanno marchiati a fuoco come criminali, a tutti noi. “I tifosi dell’Inter, non potranno seguire la loro squadra in trasferta”. Tutti, indiscriminatamente.
    Marchiati come bestie feroci, come fossimo capaci di chissà quale crimine.
    Lo trovo semplicemente assurdo e totalmente fuori luogo.
    Il sig. questore, quello che dice di aver evitato “una strage”, cosa ha predisposto per evitare scontri fra tifosi fuori dalla stadio? Perché gli scontri sono avvenuti a due km da San Siro.
    Il morto, è un tifoso dell’Inter: chi paga per questo morto? Chi lo ha ucciso? Indipendentemente da chi fosse e cosa facesse, indipendentemente dalle sue colpe: chi paga per questo omicidio? Perché di omicidio si tratta. Oppure, siccome era un balordo, allora a nessuno importa della sua morte? Non ho letto una riga che sia una sulla morte di una persona, mentre fiumi di inchiostro e polpastrelli usurati, per scrivere dei buuuu.
    Viviamo in un Paese davvero strano.
    Condanno con tutto me stesso i buuu a Kulimbaly e condanno ancora di più chi ha ordito ed effettuato gli assalti ai tifosi del Napoli, ma si deve punire i colpevoli, non chi è innocente.
    Anzi di più, i “tifosi dell’Inter”, coloro che hanno voluto marchiare a fuoco come animali selvaggi, non solo sono innocenti: sono ESTRANEI ai fatti.
    Come è possibile che i delinquenti autori dell’assalto, sapessero dove sarebbero arrivati i tifosi del Napoli e le forze dell’ordine non lo sapessero?
    Come è possibile che nessun poliziotto scortasse i tifosi del Napoli che sono stati assaltati?
    Queste le domande che dovremmo farci, invece di auto flagellarci.
    Le bestie feroci, i delinquenti, sono gli autori dell’assalto, oltre a coloro che hanno ucciso il tifoso dell’Inter (ma di questo, nessuno parla).
    E per i cori, che si colpiscano gli autori: allo stadio si entra dopo essere stati schedati, censiti e controllati, si guardino le immagini e si dia il daspo per dieci anni agli autori dei buuuu.
    Poi si dia il daspo a tutti coloro che offendono, chiunque e per qualunque motivo, i giocatori in campo.
    Mascherare le proprie incompetenze, punendo a caso, non è la soluzione.
    Punire i VERI colpevoli, prevenire, questa la soluzione.

    • rugherlo 29 dicembre 2018 / 11:15

      Ciao Luca, punire i veri colpevoli e prevenire.
      E condannare fermamente il razzismo.
      Non potrei essere più d’accordo.
      Ps: auguri di buon anno

  15. francesco 29 dicembre 2018 / 09:31

    leggere che la morte di quel neonazista, peraltro tifoso di qualunque squadra esprima sostenitori di estrema destra, sia stato un omicidio (appurato ormai che è stato travolto da un suv estraneo agli scontri) è una roba che non si può leggere.

    se il sottoscritto ed il toscano amico di Rudi non andiamo d’accordo su niente ci sarà una ragione, ed anche oggi ne ho evidenza.

    • rugherlo 29 dicembre 2018 / 11:20

      Questo in effetti nella fretta non l’avevo letto.
      Comunque è un morto e non me la sento di infierire.
      Ps: a volte tu e Luca siete agli antipodi ma a volte esprimere opinioni simili.
      Buon anno.

    • Danilo Santoni 29 dicembre 2018 / 13:14

      Si tratta pur sempre di un omicidio stradale, perlomeno in fase di indagini preliminari.
      è la legge che lo dice

  16. Silvio Dossi 29 dicembre 2018 / 09:44

    Come è possibile che nessun poliziotto scortasse i tifosi del Napoli che sono stati assaltati?
    Semplice si erano accordati prima per trovarsi e “regolare i conti” tra di loro, non c’è altra spiegazione. Per il resto sono anni che questi individui fanno i cazzi loro all’interno e all’esterno dello stadio non mi vengano a dire che non sanno chi sono, dove abitano e chi frequentano e soprattutto perchè non li fermano?

    • Giuliano M. (@GiulianoM12) 29 dicembre 2018 / 13:02

      Sanno tutto di tutti, la verità è che per mettersi contro questa gente bisogna fare una vera e propria guerra. Siamo lo stato che provò a fare una trattativa con cosa nostra, quindi non ci si può meravigliare di nulla.
      Ve lo ricordate Lo Monaco, il ds del Catania, quello che venne attaccato da Mou?? Qualche settimana fa hanno trovato, lasciata sul dischetto del centrocampo, una testa mozzata di maiale, con una parrucca bionda e occhiali, più varie minacce a lui. La scorsa stagione, o questa non ricordo, capitò una cosa simile ad un vecchio dirigente del Foggia, solo che in questo caso era la testa di una mucca con un proiettile di kalashnikov conficcato sulla fronte.
      Addirittura a Foggia è la criminalità organizzata che decide quali giocatori comprare.

  17. antonior66 29 dicembre 2018 / 19:12

    Questo è l’articolo di Settore Ho provato a mettere il link ma non lo prende.

    Mi fate schifo
    Dicembre 27, 2018 di settore | 97 commenti

    Non volevo scrivere niente di questa robaccia pre-durante-e-post Inter-Napoli – per enorme e insopportabile frustrazione, più che altro -, ma leggo che il presidente federale dice che, dopo lunghe riflessioni, si è deciso di far giocare regolarmente la serie A (davvero c’era qualcuno che aveva pensato di sospendere il campionato per la morte di un pluri-Daspo vittima della sua stessa violenza? No, davvero??), e leggo che il ministro degli Interni ha twittato che “a inizio anno convocherò al Viminale i responsabili di tifoserie e società di serie A e B, affinché gli stadi e i dintorni tornino a essere un luogo di divertimento e non di violenza. Vedremo di fare quello che non sono riusciti a fare altri”. E dimmi, Matteo, di preciso, che cazzo hai fatto di recente, a parte abbracciare e baciare come fosse tuo fratello uno dei peggiori capi ultrà dell’emisfero boreale, vantandotene come un bambino dell’asilo?

    Ogni volta che le cose ti sembrano minimamente cambiate, in questo assurdo minuetto che è il calcio italiano fai un enorme passo indietro dopo averne fatto qualcuno in avanti, impercettibile ma che ti aveva aperto un pochino il cuore. Pensi che cose come quelle accadute ieri prima di Inter-Napoli non possano più accadere, tanto meno a Milano, e invece accadono, a Milano. Dico la prima delle pessime cose che sto per scrivere (e che è solo una selezione delle pessime cose che mi verrebbero realmente da dire): del “tifoso” morto non me ne frega niente. Non doveva essere lì, non doveva fare quello che ha fatto, insieme ad altri che sperino paghino tutto e fino in fondo. Basta con le mezze misure, le mezze parole, basta con questo ipocrita e schifoso meccanismo autoassolutivo che riguarda le cose da stadio. Basta. IO sono un tifoso, non loro. IO e le migliaia di altri come me che allo stadio vanno a vedere la partita e a prendere cornetti Algida mezzi sciolti o caffè Borghetti a prezzi da strozzo. A me dei neonazisti che vanno in giro con coltelli e mazze ferrate non me ne frega un cazzo. Morite? Beh, diciamo un’altra pessima cosa: ve la siete andata a cercare.

    Della delinquenza comune e squadrista fuori dallo stadio non c’è molto altro da dire. Non mi ha fatto impressione la morte, con quella dinamica, in quello scenario: (dico un’altra pessima cosa) cinicamente, sì, ci può stare. Del resto a me non capiterà mai di morire mentre assalto una carovana di tifosi di opposta fazione. Mi ha fatto solo impressione “via Novara”, perchè quando vado a San Siro parcheggio all’ospedale San Carlo e via Novara l’attraverso due volte. Fine dell’impressione, contento di non essere stato lì.

    Due giornate a porte chiuse? Un’enorme cazzata, un’immane cazzata concettuale. IO, e con me altre decine di migliaia di tifosi, non ho fatto nulla. NOI non abbiamo fato nulla, e NOI, noi, siamo i veri tifosi. Non quelli che fanno agguati in via Novara, quelli che puncicano, quelli che ululano ai neri e si divertono un casino. NOI, non loro. E NOI dobbiamo stare a casa? L’amico di Blood & Honour fa il fenomeno, qualche centinaio di subumani fa uh-uh-uh e alla fine pagano bambini, pensionati, ragionieri, sciure? IO? Complimenti, bravi, viva il calcio, quello pulito. Si poteva chiudere solo la curva, che sarebbe stato comunque un provvedimento esagerato – la curva è mica solo merda, per carità, ci sono anche zuzzurelloni come me che vanno solo a fare il tifo per l’Inter e io gli sono grato perchè urlano e cantano più di me -. Ma l’avrei accettato di più, da tifosotto. Del resto, per me gli stadi potrebbero essere solo due rettilinei di spalti paralleli: se al posto delle curve ci fossero solo due voragini, non piangerei.

    E veniamo agli ululati. Dai, sì, ditemelo ancora: volete essere liberi di insultare, certo, ok, “se Koulibaly è nero non lo posso insultare?” Certo, amico mio, certo, ma provo a spiegartelo con parole povere: se urli “Koulibaly, fai schifo, impara a giocare, tua sorella è una donna facile” è un insulto, se invece fai il verso della scimmia a un giocatore nero, amore mio, questo è razzismo, il più puro, tradizionale, atavico, schifoso, putrescente modello elementare di razzismo. Piantiamola, davvero, con questi distinguo da terza media. Il razzismo è sdoganato, tranquilli, i razzisti sono al governo qui come in buona parte del mondo. Sei razzista? E allora dillo, Cristo, dillo e non mi rompere il cazzo. Sii razzista, dichiaralo, nessuno ti dirà nulla, anzi, in certi consessi farai pure bella figura. Sii razzista senza raccontarmi delle storielle penose – una volta, i razzisti veri avevano le palle -. Il problema è che questo razzismo, come dire, è “normato”, e se c’è da sanzionare si sanziona, se c’è da pagare si paga. Tu fai uh-uh-uh, la tua squadra giocherà due giornate a porte chiuse e tre senza curva e per te, amico razzista – che sai che funziona così -, per te è tutto normale, per te va bene, ti senti contento, ti senti la vera vittima di questo sistema che punisce il razzismo e non quel pezzo di merda che ti ha venduto un biglietto a dieci volte il suo prezzo? Chi è il vero tifoso dell’Inter tra noi due, amico uh-uh? Fate pace con il vostro cervello, state a casa qualche domenica, andate al centro commerciale, tagliate le siepi, guardare la D’Urso, giocate alla playstation, fate una passeggiata con i figli, andate all’Ikea con la moglie. Queste sono le vere pene che dovrete patire, nazistelli dell’Illinois.

    • Gert 58 29 dicembre 2018 / 21:12

      A me sinceramente quanto ha scritto questo tipo mi sembra un cumulo di stronzate dettate da livore non da altro! Ma come si può scrivere che una volta i razzisti veri avevano le palle perché si dichiaravano tali??….sembra quasi che quello che sopporta di meno di tutta questa storiaccia sia il fatto che non potrà andare allo stadio.

      • antonior66 30 dicembre 2018 / 06:14

        Sarcasmo, questo sconosciuto.
        Ps: chiamare Settore questo tipo non è male.

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