E fu subito Aznavour… Charles Aznavour (Barclay, 1970 ) – 8

LA PUNTINA SUL VINILE 436.

L’autobiografica L’istrione, Devi sapere, Com’è triste Venezia (scritta da Françoise Dorin), Ed io fra di voi: basta questo poker di titoli a dare la dimensione di questa raccolta di successi, cantati in italiano, dal grande artista d’origine armena.

Sono dodici canzoni, con una grande orchestra alle spalle diretta da Claude Denjean, che cura anche gli arrangiamenti; della raccolta fa parte anche Dopo l’amore, che per un certo periodo lo chansonnier eseguì insieme a Mia Martini.

A tradurre i testi di Aznavour furono celebri parolieri come Sergio Bardotti e Giorgio Calabrese, e poi Beretta, Mogol, Daiano e Giacotto. Canzoni di Aznavour sono state riprese da Gino Paoli, Domenico Modugno, Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Mina, Gigliola Cinquetti, Mia Martini, Enrico Ruggeri, Renato Zero, Massimo Ranieri e Franco Battiato.

Cantava in sette lingue, ha venduto oltre 300 milioni di dischi, la sua personalità ha oltrepassato i confini della musica leggera: nato a Parigi nel 1924, è stato insignito della Legion d’Onore, e fu ambasciatore dell’Armenia in Svizzera dal febbraio 2009; attore per Jean Cocteau, Cayatte e Verneuil, Schlöndorff e Chabrol, senza dimenticare il giovanissimo Truffaut.

Charles Aznavour ha continuato a esibirsi in lunghi concerti fin quasi a novant’anni.

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