#Laurel+Hardy. Ciao amici! [Great Guns], Montague Banks, 1941 – 5

Giardiniere in una grande villa, vediamo Stan tagliare l’erba con le forbicine e mettere in salvo una lumachina, mentre una cornacchia (Penelope) sta appollaiata sulla sua spalla. Arriva il postino, porta la chiamata alla visita di leva per il padrone di casa. Ollie è in divisa da autista: sono alle dipendenze del ricco Dan Forrester (Dick Nelson) e delle sue due zie, Martha e Agatha… Dan è sempre malato, pare sia allergico a 108 sostanze (tra cui candele, cetrioli e mele cotogne), ma alla visita di leva viene considerato idoneo: per proteggerlo, i nostri decidono di entrare nell’esercito. Reclute come in tanti altri film, si rendono presto ridicoli; intorno a loro, svolazza Penelope.

Il sergente Hippo (Edmund MacDonald) prende a bersaglio i nostri e poi anche Dan, quando si accorge della reciproca simpatia con Ginger (la ventenne Sheila Ryan), che gestisce il laboratorio fotografico a Fort Merritt, Texas, dove avviene l’addestramento di reparti di cavalleria.

Ovunque vada, Stan porta un tocco di surrealismo: per farsi la barba, aspetta il buio, nella tenda militare la lampadina funziona solo se la stacca dal supporto (meglio se la tiene in bocca). Poi, mentre sono costretti a lavorare per il “nemico” nel costruire un ponte, Stan trasporta lunghissime travi, apparendo all’inizio e ricomparendo alla fine, sotto lo sguardo attonito di Ollie (gag ripresa da The Finishing Touch, 1928).

Quando capiscono che Dan si è innamorato, gli iperprotettivi servitori si travestono da gentiluomini e vanno da Ginger per dirle che quel soldato è molto povero e molto malato (lei li riconosce subito, erano nella foto insieme a Dan). Finisce con un’importante esercitazione, nella quale i nostri sbagliano tutto, vengono fatti prigionieri e proprio per questo, grazie a Penelope, si rivelano decisivi per far vincere la loro squadra… “L’esercito, proprio quel che gli ci voleva”, dice una delle zie a Ginger, tutte compiaciute nel seguire Dan che sfila in parata.

Soggetto e sceneggiatura di Low Breslow, produzione di Sol M. Wurtzel per la 20th Century Fox. Fa tristezza vedere Laurel e Hardy in un film privo di spunti, che si limita a riciclare vecchie gag. Quante volte li abbiamo visti sconvolgere ogni disciplina militare? Stavolta, più che ingenui, appaiono stupidi; il resto del cast è mediocre, si salva solo Sheila Ryan per una vaga somiglianza con Ava Gardner.

Laurel & Hardy 102, segue

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