Spero che la stagione 2023-24 si apra con Simone Inzaghi ancora sulla panchina dell’Inter: sarebbe il segno che la stagione in corso si è chiusa bene o benissimo. Ne dubito. L’impressione è che – nonostante un altro anno di contratto, a cui non rinuncerà – la sorte di Inzaghi sia segnata e che, ancora una volta, l’Inter si sia consegnata in pasto a una platea di “commentatori” e “opinionisti” che solo sull’Inter si concedono tanto sarcasmo. Riuscite a immaginare qualcuno che sostenga che Pioli voleva a tutti i costi De Keteleare e lo ha imposto alla società, che invece voleva Dybala? Invece, su Inzaghi – il più aziendalista degli allenatori – si può arrivare a scrivere che non ha voluto Dybala per tenersi Correa… Amenità: chi ci crede, non è sul blog giusto.
Intorno alla scelta del futuro allenatore, comunque, si diffondono tante voci. Un giorno è Thiago Motta, un giorno Simeone, un giorno De Zerbi, il giorno dopo torna Mou. Manco a dirlo, nei giorni dispari impazza il nome di Antonio Conte.
Vi dirò che sono contrario. Fatico a capire come potrebbe Zhang richiamare uno che nemmeno due anni fa, si è fatto lautamente pagare per andarsene. E non mi pare ci siano i soldi per costruire la squadra che Conte pretenderebbe per vincere subito.
Qualità e limiti di Conte mi sembrano molto evidenti, e lui non fa nulla per dissimularli. Tanto è abile nel costruire (e spremere) un gruppo, tanto è scadente nel gestire le partite di coppa. Ma non è questo il punto. Se ne è andato dal Tottenham come se n’era andato dal Chelsea, e anche all’Inter e alla Juve ne sanno qualcosa. Non ha importanza chi avesse ragione e chi torto. Né starò a riesumare argomenti stantii, come la conclamata juventinità di chi è stato calciatore, capitano e allenatore dei bianconeri: è naturale che Conte ami quei colori, ma ama molto di più se stesso.
Ciò che a me importa – e chi mi spinge a essere categoricamente contrario al ritorno di Conte all’Inter – l’ha espresso benissimo Furio Zara su calciomercato.com: “Quello che Conte va ripetendo da anni – prima alla Juve, poi all’Inter, quindi al Tottenham – è una sola cosa. Questa: non siete alla mia altezza. Lo dice apertamente, lo urla al mondo ad ogni piè sospinto. Ogni sua frase va in quella direzione. Da anni Conte a un certo punto si stanca, stacca la spina, costringe spalle al muro la società e urla: non siete alla mia altezza. Io sono qui per vincere, e voi mi ostacolate. Io ci sto provando, a fare di voi grandi squadre. Ma il problema è che voi non lo volete. Non mi meritate, non siete degni di limarmi le unghie”.
Trovo che le cose stiano esattamente così. Mai che sia colpa sua. Mai che sia lui a sbagliare. Antonio Conte ha maturato un egocentrismo con pochi paragoni. Sbaglia chi lo accosta a Mourinho, che pure di ego se ne intende: Mou agisce da capopopolo, recita la parte del leader che sventola i colori e la bandiera di quel momento. Di colori e bandiere, Conte, non ne conosce. La canzone che lo identifica è Non son degno di te, al contrario.
Figurati, Conte è uno dei mali del nostro calcio altro che volerlo all’Inter
Indaghi è un buon allenatore, nulla di più. Come ce me sono a decine nei campionati nazionali B e C compresa. Di sicuro ha avuto piú dei suoi meriti e capacità
Per vincere in panchina serve uno con tre marce in più. Non sono molti, è vero, ma ci sono. Però ci vuole una società e quella di sicuro non c’è. Oddio, forse non c’è neanche più un certo calcio quindi….m
Su Conte ho parecchi dubbi per i motivi sopracitati su tutti uno: se non gli costruisci la squadra che vuole fa casino e volano gli stracci. Dubito che l’Inter possa dargli ora quello che chiede. Su Inzaghi la penso diversamente: è l’ultimo dei colpevoli ma non è innocente e spero di non rivederlo sulla nostra panchina il prox anno. L’elenco dei motivi è lungo ma se posso riassumerlo in due parole dico: paura e rigidità.
Per la stampa invece, questo il mio pensiero, rivolgersi al duo Marotta /Ausilio ed alle veline che gli stessi passano ai giornali.
No, Inzaghi non è innocente. Non lo erano nemmeno Spalletti e Pioli, però non erano nemmeno così scarsi, se sono andati a vincere da altre parti.
Sicuramente.
Inzaghi Non lo reputo scarso in assoluto ma inadeguato alla panchina dell’Inter si. Poi se vogliamo aprire una parentesi su Zhang e sull’operato di Marotta e ausilio, ne parlo volentieri.
Non credo nel ritorno di Conte. Non ha creduto in squadra e società quando poteva rimanere e vincere, credo impossibile che ritenga si possa far meglio con una squadra che anche quest’estate sarà caratterizzata dall’arrivo di parametri zero e cessioni illustri.
Mi piacerebbe vedere DeZerbi lavorare con Asslani Fabian Mulattieri Fontanarosa e Bellanova ma non so se società e tifosi accetterebbero il rischio di non giocare per le prime quattro posizioni.
No, la società e il 90% dei tifosi non accetterebbero.
L’ottimo sarebbe cambiare proprietà, ma stando così le cose guarderei con attenzione a quello che sta facendo l’Arsenal. Magari sottolineando quanto sia stato difficile arrivare dove si trova ora, ricevendo mazzate devastanti da squadre largamente meno importanti.
Ma hai ragione, la maggior parte dei tifosi non lo accetterebbe.
Mi tranquillizza un tweet di Pistocchi.
Conte starà fermo un anno e andrà alla Juve per rilanciarla nel 2024.
E chi non l’ha mai sopportato sulla nostra panca, nonostante ci abbia portato a vincere uno scudetto e, nella stagione precedente, a sfiorare la vittoria in Europa League, stapperà uno champagne d’annata, salvo poi ritrovarsi il tappo (e anzi la bottiglia intera) da qualche altra parte.
+100000000
Non capirò mai chi esulta al solo pensiero di non avere in panchina un vincente nato come Conte.
Cioè, Luigi, Conte ha “sfiorato” la vittoria in Europa League, mentre Inzaghi ha “perso” uno scudetto.
Giocavamo con il Siviglia, ma forse a Gagliardini poteva essere preferito Erikssen.
Sì, hai detto bene: Conte ha sfiorato la vittoria in EL mentre Inzaghi ha perso lo scudetto.
Quanto a Eriksen, sei troppo buon conoscitore di calcio perché debba essere io a ricordarti quanto allora il danese fosse un corpo estraneo alla squadra. Ma anche concedendo che abbia sbagliato Conte a non schierarlo in finale, si tratta di una partita; Inzaghi, l’anno scorso, ne ha sbagliate in campionato almeno otto e non certo contro il Siviglia.
Se arriva Conte è perchè, di nuovo, gli fanno la squadra nonostante le pezze al culo. Pezze al culo che sembrano qualcosa con cui fare i conti sempre e solo se non ti chiami Antonio. E se così fosse ce ne sarebbe d’avanzo per prendere i quadri societari, da Zhang \ Marotta a scendere, e impalarli come Appiano Gentile fosse la capitale della Valacchia vista la situazione in cui (ci dicono) versiamo.
Capisco che non ti piaccia l’uomo Conte (..e nemmeno a me, ci mancherebbe).
Ma rivedere uno come lui sulla nostra panchina significherebbe solo una cosa: seconda stella sulla nostra maglia e progetto vincente.
Ma sono sicuro che purtroppo la realtà sarà un’altra continuando a navigare a vista e annaspando affannosamente cercando di rimanere in vita.
Maledetti mangiariso.