#CinemaRitrovato 3. High Noon, Fred Zinnemann, 1952. Dal senso del dovere alla stella di latta nella polvere

High Noon (Mezzogiorno di fuoco), Fred Zinnemann, 1952 – 8

Sospensione dell’incredulità, la chiamano così. È quella che serve per credere al matrimonio d’amore fra Will Kane e la quacchera Amy Fowler, cioè fra Gary Cooper, che aveva 51 anni, e Grace Kelly, che non ne aveva ancora 23… Detto questo, è ancora un film irresistibile, con Cooper nel ruolo che gli è valso l’Oscar, la deliziosa Grace, spaurita e resa consapevole dalla sua antitesi, la messicana Ramirez, interpretata da Katy Jurado, e ancora l’esordio (muto) di Lee Van Cleef, gli orologi a enfatizzare l’inesorabile scorrere del tempo, e quei cittadini benpensanti che, con mille pretesti, lasciano solo lo sceriffo davanti alla vendetta dell’uomo che ha giurato di ucciderlo.

Scritto da Carl Foreman, a un passo dall’entrare nella “lista nera” a partire dal racconto The Tin Star di John W. Cunningham, il film è ambientato nel 1898 nell’infuocata cittadina di Hadleyville, Nuovo Messico.

Al suo ultimo giorno da sceriffo, Will Kane si sposa (non in chiesa) e, scoperto chi viaggia sul treno in arrivo a mezzogiorno, si sente moralmente obbligato ad affrontare quattro fuorilegge, capeggiati da chi aveva fatto condannare all’ergastolo. Non gli faranno cambiare idea le implorazioni della giovane moglie e le parole vacue di quelli che gli si dicevano amici. La vigliaccheria può ammantarsi di tante scuse, Will Kane arriverà a conoscerle tutte. Sopravvissuto allo scontro, prima di lasciare per sempre quelle lande, lancerà uno sguardo carico di disprezzo e farà cadere la stella nella polvere.

La vicenda è scandita dalle musiche di Dimitri Tiomkin, il cui motivo principale, Do not forsake me, oh my darling è cantato da Tex Ritter (doppio Oscar, alla colonna sonora e alla canzone). Caso quasi unico nella storia del cinema, il tempo dell’azione e quello della proiezione coincidono. Venendo dall’Austria “annessa” al Reich, di vigliaccheria delle masse Zinnemann sapeva qualcosa; ma fu Foreman a introdurre allusioni alle conseguenze morali del maccartismo.

4 risposte a "#CinemaRitrovato 3. High Noon, Fred Zinnemann, 1952. Dal senso del dovere alla stella di latta nella polvere"

  1. Luigi Baragiola 27 agosto 2020 / 09:10

    Ciao Rudi e buona giornata.
    Per l’organizzizione era tutto ok? Eravate disposti in una sala o tipo drive-in?

    • Rudi 27 agosto 2020 / 09:58

      Sono 6 o 7 sale chiuse e 3 spazi all’aperto. Ottima organizzazione, garantito il distanziamento, ma il 90% degli stranieri non sono venuti.

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