I Miserabili, Sandro Bolchi, 1964

Introducendo le dieci puntate – lo sceneggiato arriva a circa undici ore complessive – Sandro Bolchi si presentò con un microfono in mano per anticipare al pubblico quale fosse la scelta essenziale alla base della sua trasposizione di Victor Hugo: realizzare un prodotto autenticamente televisivo, non una pallida imitazione del cinema o del teatro, per catturare la modernità del romanzo.

Erano passati cent’anni dalla prima edizione (1863), a scrivere la sceneggiatura fu chiamato Dante Guardamagna, che a sua volta poté rivolgersi brevemente allo spettatore.

Di durata variabile – alcune sui 50 minuti, l’ultima di 90 – le dieci puntate furono trasmesse la domenica alle 21.00, dal 5 aprile al 7 giugno 1964, sull’unico canale RAI, il Programma Nazionale. In bianco e nero.

Dalla seconda settimana, ogni puntata era preceduta dal riassunto di quanto avvenuto: in circa tre minuti, una voce fuori campo rievocava al telespettatore, con l’ausilio di fotogrammi fissi, i fatti salienti degli episodi andati in onda: la qualità sintetica di quei testi risulta tuttora strabiliante.

Ogni episodio iniziava con questa sequenza di titoli in sovrimpressione: «Dal romanzo di Victor Hugo / I MISERABILI / Adattamento sceneggiatura e dialoghi di Dante Guardamagna»; solo dopo veniva «regia di Sandro Bolchi»; i nomi dei personaggi e degli interpreti, in ordine di entrata in scena, stavano nei titoli di coda, insieme alle firme tecniche (fotografia di Rodolfo Lombardi, scenografia di Maurizio Mammi, costumi di Maurizio Monteverde).

Ecco i titoli degli episodi: 1) Un giusto; 2) Javert; 3) Il processo Champmathieu; 4) Fantina; 5) Cosetta; 6) I figli di Waterloo; 7) La topaia Gorbeau; 8) Gavroche; 9) Ponine; 10) I candelieri del Vescovo.

Le riprese vennero effettuate fra il 5 ottobre 1963 e il 7 febbraio 1964, quasi interamente in studio, nella sede RAI di via Teulada a Roma. In risposta ad alcune polemiche, Bolchi dichiarò di non aver avuto a disposizione centinaia di comparse, ma solo 37.

Molti fra gli interpreti principali – Moschin, Carraro, Lazzarini e Battistella – facevano parte del Piccolo Teatro di Milano. Vari nomi di persone e luoghi vennero italianizzati (Benvenuto, Fantina, Cosetta, Mario; Parigi, Tolone). La storia copre un arco temporale di quasi vent’anni, dall’autunno 1815 alla primavera 1833, dai 47 ai 65 anni di Jean Valjean.

2 risposte a "I Miserabili, Sandro Bolchi, 1964"

  1. willerneroblu 9 gennaio 2023 / 08:11

    Ti riferisci alla classe arbitrale italiana o alla categoria dei giornalisti sportivi italiani?

  2. kund3ra 9 gennaio 2023 / 10:34

    Mi è molto piaciuta la versione della BBC di pochi anni fa in 6 parti, riproposta poi quest’anno su Rai4 in tre serate. Il testo rimane sempre attualissimo e riproporne varie versioni in diversi periodi e in differenti modalità sta a dimostrarlo. Per quanto riguarda questa versione, non ho mai capito il ricorso all’italianizzazione dei nomi propri di persona (Fantina?? Cosetta??). Al pari, non sopporto sentire Bianci (Carlos, per capirci) o Bianchì (Focolari anni fa, con uno sconosciuto sciatore d’oltralpe) invece di Bianchi. E’ anche vero che Platinì sarà sempre Platinì e non Platini (ma sto divagando…)

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