Joe Valachi – I segreti di Cosa Nostra [id.], Terence Young, 1972 [filmtv87] – 6

Dopo Il Padrino, la mafia fece moda e il cinema produsse una serie di pallide imitazioni; pallide anche se, come in questo caso, impiantate su una storia vera, prodotta da De Laurentiis su script di Peter Maas, che rimaneggiò l’autobiografia del mafioso (l’autore di The Valachi Papers è il giornalista che ha scritto anche la biografia dell’agente di polizia Frank Serpico).

Charles Bronson (doppiato da Giuseppe Rinaldi) è l’impassibile, granitico Joe Valachi, Lino Ventura (doppiato da Vittorio Caprioli) fa Vito Genovese, Angelo Infanti (visto in vari film di Verdone) è il silenzioso Lucky Luciano, e nel cast appaiono due volti sorprendenti: Walter Chiari e Amedeo Nazzari (poco in parte entrambi).

Nato nel 1903, Joe Valachi viene imprigionato a Sing Sing nel 1929, ed è lì che entra in contatto con la mafia. Uscito di prigione gli viene affidato il compito di assassinare un mafioso, ed è l’atto dirimente; segue giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, e lavoro come autista e guardaspalle di Gaetano Reina. Assassinati prima Reina e poi Maranzano, Vito Genovese e Lucky Luciano prendono il controllo della situazione sulla costa orientale e provvedono a una storica riorganizzazione del crimine organizzato, della quale Valachi è ottimo testimone.

Valachi sposa la figlia di Reina, e scala la gerarchia, ma resta un’obbediente figura di secondo piano. Fino al 1936, è Luciano a dettare legge poi viene arrestato; Don Vito Genovese, con le sue esplicite simpatie per il Duce, preferisce sottrarsi all’Fbi andando in Italia e la mafia statunitense passa sotto il comando del crudele Albert Anastasia. Dopo aver fatto assassinare Anastasia, Don Vito finisce in carcere (vi spadroneggia come a casa sua). Pure Valachi torna in prigione. Siccome lo credono un giuda e sventa un paio di agguati mortali, decide di collaborare con l’agente Fbi Ryan, a cui riferisce i suoi ricordi (comprensivi di una brutale evirazione). Diventa così il primo, famoso “pentito”.

Una risposta a "Joe Valachi – I segreti di Cosa Nostra [id.], Terence Young, 1972 [filmtv87] – 6"

  1. wwayne 30 luglio 2020 / 18:08

    Charles Bronson è uno dei miti personali di mio padre, quindi sono letteralmente cresciuto con i suoi film. Questo tuttavia non l’ho mai visto. Ad ogni modo, posso dirti con cognizione di causa che il miglior film di Charles Bronson è L’assassino di pietra: se non l’hai visto, te lo consiglio caldamente.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.