The Nightmare Before Christmas [Tim Burton’s The Nightmare Before Christmas] – Henry Selick, 1993 – 8

Ibrido inclassificabile, di magica tenerezza, fra animazione e horror, musical e fantasy; la regia è di Henry Selick, Burton fu “solo” l’ideatore della trama e dei personaggi, nonché uno dei produttori, per conto della Touchstone Pictures, divisione della Disney. Musiche di Danny Elfman; art director Deane Taylor. Una volta tanto, bisogna partire dai doppiatori italiani: è Renato Zero a dare voce a Jack Skeletron, mentre Sally è affidata a Laura Boccanera e Marjorie Biondo, rispettivamente nei dialoghi e nel canto.

Il fulcro è la dialettica è fra Halloween e Natale. Paura e gioia. Pare che l’idea di partenza risalga a una poesia che Burton scrisse dopo aver visto una vetrina in cui gli addobbi di Halloween venivano sostituiti dalle decorazioni natalizie.

Re delle zucche della città di Halloween, Jack Skeletron, tutto teschio e fisico filiforme, non credeva potesse esistere un mondo multicolore, vivace, stracolmo di regali, festoso… La sua esistenza si era limitata a un universo ombroso e gotico, cupo e malinconico. Ma trasferire l’altro mondo nel suo, si rivela fallimentare, a forte rischio di rigetto, come un trapianto di cuore. Accadrà che i cittadini di Halloween fraintendano il significato del Natale, e i loro regali si rivelino pericolosi e macabri.

Esperto di animazione in stop-motion (tecnica lenta e faticosa, alla confezione hanno lavorato 120 disegnatori), Henry Selick si destreggia fra Sally, la timidissima bambola di pezza che si scuce e si ricuce da sola, il terribile Baubau (mostro celato dentro un sacco di iuta), Babbo Natale, il Dottor Finkelstein, scienziato pazzo che si muove con Stranamore, e il simpatico cane fantasma, Zero.

Jack è buono, l’amore trionfa, il protagonista apre gli occhi (o, meglio, le orbite) sui veri sentimenti di quella dolcissima, sgangherata bambola di pezza.

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