Lolita – Stanley Kubrick, 1962 – 8

Titoli di testa: una mano maschile sostiene delicatamente un piede femminile e con estrema accuratezza ne smalta le unghie.

La pellicola comincia dalla fine del romanzo di Nabokov – sulla sua sceneggiatura, Kubrick intervenne notevolmente – quando Humbert penetra nella casa di Quilty per ucciderlo. È il primo segnale di come il peso relativo di Quilty sia accentuato rispetto a quanto gli assegnava la pagina scritta. Poi, si torna a quattro anni prima, quando Humbert arrivò negli Stati Uniti, cercò una camera in affitto in provincia, conobbe la vedova Charlotte Haze e, quando aveva ormai deciso di andarsene, vide la torbida grazia della figlia Dolores, detta Lolita.

Perfetta la scelta del cast: James Mason è di un’ambiguità sublime, patetico e impeccabile, crudele e indifeso; alternando innocenza e perversione, Sue Lyon sembra nata per fare Lolita, e Shelley Winters sa come esaltare il grottesco della povera Charlotte. Semmai, si può discutere dell’istrionismo di Peter Sellers e dei suoi travestimenti (nel film, Quilty è spesso accompagnato a una vampiresca complice, che se ne sta sempre zitta).

Il regista si ritaglia momenti di pura comicità, gag riprese dal muto: penso al complicato montaggio della brandina, al buio, da parte di Humbert e del goffo cameriere. Ma certo il film non vale il romanzo, e se non c’è riuscito Kubrick significa che era un’impresa impossibile: almeno nei primi anni Sessanta, quando la censura che si sommava all’autocensura dei produttori.

Siamo al vertice di un’ossessione amorosa, quella che un maschio adulto può focalizzare su una “ninfetta”. In un’intervista, Kubrick spiegava come Lolita sia una grande storia d’amore: «Romeo e Giulietta, Anna Karenina, Madame Bovary, Il rosso e il nero presentano un aspetto in comune: l’elemento dell’illecito, o almeno ciò che era considerato illecito al loro tempo, in ogni caso un fattore che ha causato la loro completa alienazione dalla società».

7 risposte a "Lolita – Stanley Kubrick, 1962 – 8"

  1. piero72 10 agosto 2020 / 18:19

    Da quei titoli di testa è nata la mia predisposizione per il piede femminile e per lo smalto sulle unghie…

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