Pépé le Moko – Julien Duvivier, 1937 – 9

“Realismo poetico”: viene così etichettato quel cinema francese che dalla seconda metà degli anni Trenta reinventa il noir, mettendo in scena straordinari “perdenti”, nei quali l’immaginazione popolare poteva riconoscersi.

Per la quinta volta Jean Gabin viene diretto da Duvivier. Stavolta, è immerso nell’atmosferica esotica e claustrofobica della casbah di Algeri. Città nella città, nella quale Pépé – parigino in esilio – può muoversi senza scrupoli, inafferrabile, nonostante sia costantemente ricercato dalla polizia francese.

Labirintico reticolo di viuzze, scale e terrazze, sotterranei e vie di fuga, collegamenti noti solo a chi ci vive, impenetrabili agli estranei, la Casbah assume il valore di un altro protagonista: la scheda tecnica del film – appena restaurato – ci fa sapere che la quasi totalità delle scene venne girata negli studi di Joinville, dove Jacques Krauss costruì i suoi set e alla fotografia si alternarono Marc Fossard e Jules Krüger.

A trentatré anni, Gabin stava per girare La grande illusione. Di anni, Mireille Balin (Gaby) ne aveva ventotto e lo charme che sparge nell’aria e sullo schermo ha davvero qualcosa di magico. La debolezza di Pépé sono le donne, sarà la gelosia della gitana Inès (Line Noro) a perderlo, ma ciò che prova per Gaby è pura nostalgia di Parigi. Del cast fa parte anche Gaston Modot, protagonista de L’âge d’Or di Buñuel.

C’è un’attrazione indicibile verso Pépé da parte dell’ispettore Slimane, che per catturarlo sa di doverlo attrarre fuori dalla casbah. L’occasione arriva grazie a quattro turisti, Gaby è l’amante di un ricco borghese, ma viene dagli stessi luoghi in cui è cresciuto Pépé, che potrebbe facilmente derubarla e invece desidera solo rivederla.

Raramente si assiste a finali così perfetti, in cui le parole non servono. Bastano i rumori del porto, la nave che parte, un grido che si confonde con la sirena a bordo. Basta Gabin con le manette ai polsi, aggrappato alle uniche sbarre che può sopportare.

Il Cinema Ritrovato 2024

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.