JFK. Un caso ancora aperto [JFK], Oliver Stone, 1991 [Tv36] – 8

Il punto di partenza è «Sulle tracce degli assassini» (1988), scritto da Jim Garrison, procuratore distrettuale di New Orleans (Louisiana), che nel 1966 fu il primo a indagare sull’ipotesi del complotto nell’omicidio di John Fitzgerald Kennedy.

La tesi ufficiale uscita dalla famigerata Commissione Warren stabilì che Lee Harvey Oswald fu il solo esecutore materiale dell’attentato. Basterebbero le prove balistiche a dimostrare il contrario. Ma cosa accadde a Dallas il 22 novembre 1963 è in ogni caso diverso da quello che hanno voluto farci credere. Lee Harvey Oswald (Gary Oldman) non agì da solo, Jack Ruby non lo uccise senza qualche complicità, e i moventi per assassinare il Presidente erano innumerevoli (e contraddittori). Jim Garrison (Kevin Costner) riuscì a dimostrare come tanti fossero impegnati a insabbiare la verità, e vari testimoni furono indotti al silenzio. Del resto, chiunque capisce che “se hanno ucciso il Presidente”, la vita di un singolo cittadino non vale niente.

In fondo, la tesi di Garrison era indimostrabile: troppo potenti gli avversari, troppo interni agli apparati dello Stato. Perciò, parole ed espressioni come “congiura”, “cospirazione” e “colpo di stato” hanno un senso. Che poi gli esecutori materiali appartengano alla CIA, all’FBI, fossero esuli anticastristi o killer mafiosi assoldati dal “complesso militare industriale”, questo non lo sapremo mai.

Stone si immedesima in Garrison e nella sua ricerca della verità, che lo porta a pagare un prezzo personale (la moglie è interpretata da Sissy Spacek). La scelta stilistica è ubriacante. Stone mescola suoni e immagini, pellicole e formati diversi, immagini di repertorio e ricostruzioni accuratissime, destreggiandosi in un territorio inedito, fra documentario, fiction e grande spettacolo. Decisivi il Montaggio (Joe Hutshing e Pietro Scalia) e la Fotografia da Oscar (Robert Richardson). Faticosi i lunghi dialoghi, nei quali Garrison e il suo staff ricostruiscono i fatti, avanzano ipotesi, smontano tesi. In varie interviste, il regista ha citato «Rashomon» e «Z. L’orgia del potere» come i modelli a cui si è ispirato.

Nel cast, anche solo per poche scene, attori fenomenali come Tommy Lee Jones e Jack Lemmon, Donald Sutherland e Joe Pesci, Kevin Bacon e Walter Matthau, Vincent D’Onofrio e Tomas Milian. Resta scioccante il momento, in tribunale, in cui Garrison mostra alla giuria il terribile, casuale filmato di Abraham Zapruder, fino ad allora tenuto nascosto all’opinione pubblica.

7 risposte a "JFK. Un caso ancora aperto [JFK], Oliver Stone, 1991 [Tv36] – 8"

  1. denny 26 aprile 2017 / 14:40

    Mi ricordo una battuta di Woody Allen che in uno dei suoi film a un certo punto x dire che una cosa non era credibile dice “roba da commissione Warren”

  2. willerneroblu 26 aprile 2017 / 16:08

    Bellissimo l’avrò visto dieci volte e mi avevano convinto le tesi descritte poi ho visto altri programmi,mi sembravano comunque onesti e mi è tornato il dubbio!!!

  3. Mario Lamanuzzi 26 aprile 2017 / 16:46

    Io ad esempio trovo strano che dal 1972 nessun altro uomo sia riuscito ad andare sulla luna, nonostante i progressi della tecnologia

    • denny 26 aprile 2017 / 18:58

      Probabilmente non sarebbe conveniente economicamente … forse non lo era neanche allora x il rapporto costi/benefici ma era un fatto di prestigio … cmq in generale le missioni spaziali sono molto più semplici (quindi più efficienti) senza umani a bordo

  4. metalupo 26 aprile 2017 / 20:14

    Capolavoro assoluto, i 5 minuti di Donald Sutherland agghiaccianti.

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