Hans Walter Konrad Veidt è nato a Potsdam il 22 gennaio 1893. Star del teatro (faceva parte della compagnia di Max Reinhardt) e del cinema muto tedesco, fuggì all’avvento del nazismo (la moglie era ebrea), nel ’33 prese la cittadinanza britannica, poi quella statunitense. Pochissimi attori hanno interpretato tanti ruoli epocali.
Cesare ne Il gabinetto del dottor Caligari (1920, Robert Wiene), archetipo dell’Espressionismo.
Lo sfigurato Gwynplaine ne L’uomo che ride (1928, Paul Leni), anello di congiunzione fra Victor Hugo e il Joker.
Il capitano Hardt ne La spia in nero (1939, Michael Powell).
Il gran visir Jaffar ne Il ladro di Bagdad (1940, Michael Powell).
Il torbido Torsten Barring in Volto di donna (1941, George Cukor).
Il crudele maggiore Strasser in Casablanca (1942, Michael Curtiz), il suo penultimo film.
Conrad Veidt morì appena cinquantenne, il 3 aprile 1943: un infarto lo colse mentre giocava a golf…
Ha una grande somiglianza con Antonin Artaud
Quand’era emaciato, immagino…